San Michele di Piave

alla memoria

Il cimitero di San Michele di Piave

Lo stesso ordine incontrato nel cimitero di Cimadolmo lo si percepisce anche in quello di San Michele di Piave che, superata l’area delle sepolture a terra, presenta tre grandi blocchi a colombari, cappelle di famiglia e tombe famigliari, poste lungo il perimetro.

In un contesto di modernità sostanziale, il cimitero di San Michele conserva, nella sua parte centrale, una vecchia colonna su cui campeggia un Cristo benedicente che, reggendo una croce sovrastante una semisfera, sembra chiedere perdono per i peccati del mondo intero.

In una cappella dei benemeriti di San Michele è sepolta Suor Maria Veronica del Beato Alessio Falconieri, al secolo Regina Campion (1815-1874), Serva di Maria, Eremitana Scalza, a cui, dal 1910, è dedicato l’asilo parrocchiale. È sorella di don Giacomo Campion (1819-1871), parroco a San Michele di Cimadolmo, patriota risorgimentale, che a metà Ottocento disobbedì a Papa Pio IX, contravvenendo all’ordine di appoggiare l’Austria, schierandosi, invece, apertamente per l’unità d’Italia.

Sempre di epoca ottocentesca è la tomba di Gio Batta Vittorio Buosi e della moglie Angela Giotto Buosi, sulla cui lapide si legge: “Nella serenità del volto vibrava l’anima vostra, fatta di fede e onestà. Insegnaste con l’esempio l’amore al lavoro e alla vita semplice, dal cielo ove siete stati chiamati implorate per noi”.

Nella serenità del volto vibrava l’anima vostra, fatta di fede e onestà. Insegnaste con l’esempio l’amore al lavoro e alla vita semplice, dal cielo ove siete stati chiamati implorate per noi”
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